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un mar di perle orentali scopre. 20
Ma chi potr mai dir cos preciso
l alto tesoro lor, per cui vaneggio
cos sovente ed altro mai non cheggio,
mentre tante ricchezze egli discopre? 24
E se poi l ostro fin quelle ricopre,
miro schietti rubin, ch invidia fanno
al fiammeggiar di qual si sia Piropo.
Ch l uno, e l altro dopo, 28
quando s dolcemente uniti stanno,
mi fan veder che uopo
Amor non ha d altr arme a farmi guerra,
ch egli con queste mi saetta e sferra. 32
Ma come a que begli occhi s soavi
volgo l ingorda e desiosa vista,
non vuo che di mirarli mai desista;
s dolce m ardon le midolle e l ossa. 36
Con questi Amor l imperio in terra acquista,
e volge d ogni cor ambe le chiavi;
ma pi del mio, che vuoi ch arda ed aggravi
questa sol fiamma ad abbrusciarmi mossa. 40
Per questi quanta in lui dimori possa
aperto si conosce, ch gli strali
indi n avventa, e tutto  l mondo abbaglia,
s incende ed abbarbaglia, 44
che dolci son gli affanni, e dolci mali.
Poi dentro il cor intaglia
quanto di bel nel vago viso scorgo,
ond a me col pensar ata porgo. 48
Chi vuol del santo viso le ricchezze
s ricche e belle in carte discoprire,
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
potr, canzon, de l alto mar l arena,
e, la notte serena, 52
del ciel le stelle ad una ad una dire.
Dunque il parlar affrena,
e lascia meco il caro mio pensiero,
che mi mostra di lor il vero vero. 56
CLVIII
Vestita ha carne umana il divin Verbo
ch era in principio, e sempr al Padre uguale;
non lascia il Cielo, e pur si fa mortale,
per addolcir del pomo il morso acerbo. 4
Lucifero oggi, e  l coro suo superbo,
indarno contra noi distendon l ale,
perch nostra natura tanto sale
che veste chi la fece del suo nerbo. 8
O somma degnitate, o gran vertute
non mai pi vista, una terrestre spoglia
rende le grazie a noi da Adam perdute! 11
Uomo si face Iddio, n gi si spoglia
l eterna maiest; cos salute
ritrova il mondo de l antica doglia. 14
CLIX
O dove il Ciel s largo ogni favore
di grazia e di bellezza infonde, e tale
vi fa ch a voi non fora donna uguale
se crudelt non v indurasse il core? 4
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
Se l aureo crin d argento avr  l colore,
e del viso il bel giglio sar quale
l increspa il tempo, n uscir pi strale
da que begli occhi, spento  l lor ardore, 8
rimirando nel fido e antico speglio
direte con sospir:  che fui! che sono!
Qual oggi  n me desir, qual voglia nova! 11
Di mie bellezze altrui far caro dono,
che s fedel mi fu, quant era meglio!
Potei, non volli: or sospirar che giova  ? 14
CLX
Tocco dal fuoco d i celesti rai
Icaro cadde in mar, ch  l grand ardire
tant alto il fe poggiar che pi seguire
l orme del Padre egli non seppe mai. 4
Dedalo pur dicea:  figliuol che fai?
Ove ne voli? Ahim, frena il salire,
spiega pi basso l ali; il tuo fallire
veggio che gi m apporta eterni guai  . 8
Non seppe il mezzo il giovanetto ardito
tener del raro e insolito vaggio,
ond ebbe il nome s famoso lito. 11
Cos, madonna, chi del vostro raggio
s infiamma il cor, alfin reman schernito,
se la ragion non segue sempre saggio. 14
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
CLXI
All ombra d un bel lauro e d un olivo
madonna in s raccolta sen sedea,
e de begli occhi il raggio nutritivo
ver me tutta sdegnosa rivolgea. 4
Videla Amor e disse:  ecco il sol vivo
esempio in terra di mia Madre Dea,
ma li miei strali cos prende a schivo,
ch a me rubella, ed a l amante rea  . 8
Indi il liquido ciel radendo tolse
duo strali aurati, e poi che fu fermato
il petto le fer d avorio e ghiaccio. 11
Ma si piegaro s su  l cor gelato,
che  n loco di maniglie ella n avolse
d Amor mal grado, l uno e l altro braccio. 14
CLXII
Cerere, queste spiche gialle e pure,
che del gi sparso seme il frutto danno,
Delio ti dona e sempre doneranno
gli suoi, fin che  l frumento in terra dure. 4
Di queste viti l uve ben mature,
Bacco, a te sacra, e cos d anno in anno
divotamente ancor ti sacreranno
con larga man le genti sue future. 8
Ora tu, Pale, questo vaso pieno
di fresco latte eternamente avrai
con sacri versi ed amorosi balli. 11
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
Cos non venga a campi Cerer meno,
Bacco le viti curi sempre mai,
Pale a gli armenti i paschi unqua non falli. 14
CLXIII
Qual forza d erbe, o qual pi duro incanto
si vide mai, com di questa vaga
donna gentil, che quinci e quindi vaga,
s che pace non trovo in alcun canto. 4
Mal per me s io piango, mal s i canto,
e pur la mente ho sol di pianger vaga,
poich ella pi che  l vento lieve e vaga
sempre mi fugge ed emmi sempre a canto. 8
Ch quell altiera, pi ch umana luce
di que begli occhi, in terra  l vero sole,
m agghiaccia ed arde, e mai da me non parte. 11
Ma che mai val se pi per me non luce
lieta e gioiosa, poi che sempre suole
nubilosa scoprirsi a parte a parte? 14
CLXIV
Chi brama d acquistar eterno nome
e fra pregiati star sempre in memoria,
ed al colmo salir di vera gloria,
vinca se stesso, e gli appetiti dome. 4
Poco giovan le Muse, e quante some
si trovan d oro; e certo in van si gloria,
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
chi non acquista del suo cor vittoria,
se ben gettasse a terra mille Rome. 8
Che val l imperio aver di tutto  l mondo
a chi le proprie voglie non affrena,
e dal senso si lascia trar al fondo? 11
Questa la fama in terra sol serena,
e  l vero grido che fa l uom giocondo
se la ragion la voglia u vuole mena. 14
CLXV
Alte e frondose quercie, che le spalle
a questi colli ombrate; faggi ed orni,
genebri e lauri, che li bei contorni
di questa ornate al Ciel s cara valle; 4
sentier erboso, e frequentato calle,
che  n mezzo ai prati d ogni fior adorni
mi meni, e poi girando mi ritorni
u par che primavera mai non falle; 8
cari pastori, e pure pecorelle,
lascive capre, armenti ricchi e voi,
numi del luogo, i vi saluto e adoro: 11
la citt lascio, ed i fastidi suoi.
Qui fan ch i venga mie fatali stelle,
u sol ritrovo al mio languir ristoro. 14
CLXVI
Quand Amor que begli occhi ne dimostra,
ove si spiega di bellezza il fiore,
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Letteratura italiana Einaudi
Matteo Bandello - Rime
tant la grazia ch indi n esce fore,
che sol per quei s onora l et nostra. 4
Fra  l nero e bianco dolcemente giostra, [ Pobierz całość w formacie PDF ]
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